Casa Editrice Leo S. Olschki, Firenze, 2011, pp. XXIV-154.
Tiziana Migliore e Paolo Fabbri (a cura di)
The Architectures of Babel
Creation, Extinctions and Intercessions in the Languages of the Global World
Sono qui raccolti i contributi della seconda edizione de I Dialoghi di San Giorgio, progettata dalla Fondazione Giorgio Cini sul tema delle Architetture di Babele. Linguisti, semiologi, filosofi, sociologi, scienziati e poeti discutono dell’intercessione dei linguaggi nei rapporti di integrazione e scontro fra culture, etnie e religioni. A partire dalle forme della contemporaneità, si interpreta la diaspora di Babele come una risorsa, che ha sostituito all’ideale inattuabile della lingua unica, la fruttuosa alternativa della traduzione. Ci si interroga sulla mutazione delle lingue, che oggi appaiono sempre meno sistemi verbali e sempre più sincretismi di parole, grafi, numeri, immagini. E, contro gli effetti della «società globalizzata», si tenta di capire in che modo le lingue valorizzino le specificità culturali, favoriscano tattiche di strutturazione dei saperi, per la loro conservazione, promuovano le differenze.
This volume contains all contributions pertaining to the second edition of I Dialoghi di San Giorgio, organized by the Giorgio Cini Foundation on the topic: The Architectures of Babel. Linguists, semiologists, philosophers, sociologists, scientists and poets discuss on the role of languages in cultural, ethnic and religious integration or clash. Starting from contemporary examples, scholars interpret Babel diaspora as a resource that replaced the impossible ideal of one unique language with the fruitful alternative of translation. The issue under discussion is the mutation of languages, which today seem more and more syncretisms of words, graphs, numbers, images, rather than verbal systems. And, against the effects of «globalised society», scholars try to understand how languages can increase the value of cultural specificity, how they can favour new knowledge structures, how they can play a role in preserving, while promoting, cultural differences.