Meltemi Editore, Roma, 2003, pp. 216, 2ª ed.
Paolo Fabbri
Elogio di Babele
Un elogio a Babele come metafora del luogo che ha permesso la traduzione fra le lingue. Un destino, secondo Fabbri, comune a tutti i linguaggi e alle pratiche discorsive. Per l’uomo, infatti, parlare vuol dire anzitutto dar senso al proprio agire e il senso nasce dal confronto con l’altro: alla base del nostro sapere c’è sempre la traduzione e la trasmutazione di una lingua in un’altra.
In questa raccolta di saggi – presentata in una nuova edizione che aggiorna quella del 2000 – l’autore ci propone alcune riletture e traduzioni dal punto di vista delle strategie di comunicazione: dal terrorismo delle Brigate Rosse alla veridicità del discorso scientifico, dallo spionaggio alla sottile trama del gossip, dalla rilevanza delle passioni alle incursioni nel mondo letterario di Calvino e Orwell.