Le notti di Cabiria 60 anni dopo

Cineteca del Comune di Rimini
in collaborazione con l’Università di Bologna, Campus di Rimini
e la cattedra di “Cinema e industria culturale” del prof. Roy Menarini

Teatro degli Atti
Via Cairoli
Rimini

Giovedì 26 ottobre 2017
PROGRAMMA

Ore 10,00
Fabrizio Natalini, Università di Roma Tor Vergata
Fellini, Pinelli e Flaiano: dalla realtà all’invenzione

Ore 10,30
Andrea Minuz, Università di Roma La Sapienza
Fellini, la cultura italiana e la ricezione di Le notti di Cabiria

Ore 11,00
Paolo Fabbri, CiSS (Centro internazionale di scienze semiotiche dell’Università di Urbino)
Angeli e clown

Ore 11,30
Mariapia Comand, Università di Udine
Giulietta Masina, nostalgia dell’innocenza

Ore 12,00
Tommaso Subini, Università di Milano
La costruzione dell’identità religiosa di Fellini

Ore 12,30
Marco Bertozzi, Università Iuav di Venezia
Cinema Fellini. Scenari filmici, sentimenti urbani

Anche quest’anno la Cineteca del Comune di Rimini organizza una giornata di studi dedicata a Federico Fellini e al suo cinema. Proseguendo nel solco tracciato nel 2016 con le celebrazioni del 40° anniversario del Casanova, verrà analizzato un altro capolavoro del regista riminese, Le notti di Cabiria che proprio nel 2017 “compie” 60 anni e che, in collaborazione con la Cineteca nazionale, sarà proiettato nel 24° anniversario della morte di Fellini, il 31 ottobre, nella Cineteca del Comune.
Le notti di cabiria, uscito nel 1957, ottenne un successo enorme oltre che in Italia, in tutto Europa e negli Stati Uniti dove, il 26 marzo del 1958, al Pantages Theatre di Hollywood, vinse l’Oscar come miglior film straniero. Il prestigioso riconoscimento fu ritirato da Giulietta Masina dalle mani di Dana Wynter e Fred Astaire durante una memorabile premiazione.
Il film, ancora oggi, stupisce per la sua armonia e delicatezza, nonostante il soggetto, per l’epoca, difficile e scabroso. Quello che maggiormente colpisce è il rispetto che il regista dimostra verso i suoi personaggi e in particolare verso Cabiria, figura privata di qualsiasi connotazione volgare, dotata di un orgoglio e di una dignità a tratti disarmante, che rimangono intatti nonostante le difficoltà che la vita, continuamente, le sottopone.

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