Conversando con Psiche

Mitteleuropa Orchestra
Stagione sinfonica 2017

Polveriera Garzoni
Palmanova

Domenica 22 ottobre 2017, ore 18:00
Vivaldi, Geminiani, Corelli
Il Barocco come sublime contrasto

Marco Maria Tosolini Relatore
Paolo Fabbri Semiologo

Interventi musicali a cura degli studenti del Conservatorio di Musica “J. Tomadini” di Udine

Quasi rovesciamento prospettico della relazione fra equilibrio e Pathos nel romanticismo il barocco offre l’affascinante relazione (e commistione) fra il senso originale della parola di lingua portoghese da cui deriva – barroqu che significa bizzarro, irregolare ma indica anche una preziosissima perla cui un difetto dona alto valore – e la determinata, illuministica volontà di stabilizzare regole e grammatiche musicali.
Nelle felici e talvolta sontuose architetture della musica barocca si annida, dunque, il germe della difformità e l’obiettivo della stupefazione con particolare riferimento al barocco italiano, stile bastardo capace di immagare persino un ingegno sublime quale Johann Sebastian Bach, che trascrisse ben dieci concerti di Vivaldi.
In un’epoca come quella barocca dominata da un contesto culturale dove l’originalità preziosa derivava dall’imperfezione della dissonanza e della disarmonia, Corelli e Vivaldi, figure cronicamente depresse, sono riusciti ad esprimere la manifestazione pura del sentimento con una dolcezza vibrante e delicata.
Probabilmente la loro malinconia è un’emozione raffinata, che affina a sua volta la sensibilità e che permette a volte di giungere ad una sintesi geniale che ricompone non solo i conflitti tra differenti emozioni, come avviene nella cultura romantica, ma che riesce a coniugare anche i contrasti tra elementi diversi, come la forma e la sostanza, lo spirito e la materia.

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