Corso di Semiotica delle Arti
Facoltà di Design e Arti, Corso di Laurea Specialistica in Progettazione e Produzione delle Arti Visive, IUAV
- Programma
- Il corso di Semiotica dell’arte intende esplorare, nel centenario della nascita, il pensiero e l’attività di Ernst Gombrich in semiotica della cultura, della comunicazione e delle arti.
Gombrich non si considerava storico dell’arte nell’accezione del connoisseur – storia degli stili, valutazione estetica, attribuzione – ma studioso della cultura e di “ecologia delle immagini“. Il suo proposito esplicativo ha basi epistemiche antidialettiche e antistoriciste (Popper); si riferisce alla psicologia della percezione (Arnheim, Gibson, la psicanalisi di Kris): a una “linguistica” dell’immagine (iconologia e retorica), diversa da quella di Aby Warburg.- Prima parte. Per l’esplicito riferimento semiotico a Karl Bühler, verificheremo l’interesse di Gombrich per la comunicazione, il segno, il simbolo, l’illusione, l’astrazione diagrammatica, la relazione tra scritto e immagine, ecc.
Sul piano teorico e dei metodi, prenderemo in considerazione il riferimento a Gombrich di semiologi come Umberto Eco, Louis Marin, Meyer Shapiro e il confronto con i visual studies (J.T. Mitchell). - Seconda parte. Verificheremo l’efficacia descrittiva ed esplicativa di alcuni case studies di Gombrich e li confronteremo con i metodi attuali della semiotica delle arti.
- Prima parte. Per l’esplicito riferimento semiotico a Karl Bühler, verificheremo l’interesse di Gombrich per la comunicazione, il segno, il simbolo, l’illusione, l’astrazione diagrammatica, la relazione tra scritto e immagine, ecc.
- Cenni biografici
- Nasce a Vienna nel 1909 e muore a Londra nel 2001. Studia a Vienna con Julius von Schlosser (1928-33). Lavora come assistente e collaboratore del curatore del museo e studioso di analisi freudiana Ernst Kris. Nel 1936 diventa assistente di ricerca al Warburg Institute. Durante la II guerra mondiale viene impiegato alla BBC come addetto alle intercettazioni radio. Successivamente ritorna al Warburg e ne diviene direttore nel 1959 e fino al 1976.
Tra le sue pubblicazioni: Storia dell’arte (1950), Arte e Illusione (1960), Aby Warburg: una biografia intellettuale (1970), Il senso dell’ordine (1979).Il suo sito, The Gombrich Archive, è opera di Richard Woodfield [Emeritus Research Professor at Nottingham Trent School of Art and Design] e contiene i Gombrich Papers, materiale inedito, e un forum di discussione. Il sito è sempre aggiornato e accoglie contributi e feedback.
- Convegni
- Più 2 seminari preparatori del 12 e del 19 Febbraio 2009
19 – 20 June 2009
Warburg Institute
E.H. Gombrich A Centenary ColloquiumContributors: Roberto Casati, Martin Kemp
The conference is organised by Paul Taylor (Warburg Institute) to mark one hundred years since the birth of Ernst Gombrich, Director of the Institute from 1959-76. It will examine his wide-ranging contributions to the history, philosophy and psychology of art.5 – 6 Marzo 2009
Università IUAV di Venezia
I saperi di Ernst Gombrich. Teoria del visibile e analisi dell’artea cura di Paolo Fabbri e Tiziana Migliore
ll LISaV (Laboratorio Internazionale di Semiotica a Venezia) e il Dottorato di Teorie e Storia delle Arti della Fondazione Scuola di Studi Avanzati in Venezia, in collaborazione con il Dottorato in Studi sulla Rappresentazione Visiva (SUM) dell’Università di Siena, propongono un convegno di studi che intende approfondire gli aspetti epistemologici relativi alla ricerca sul visibile, anche nel confronto con il metodo di Aby Warburg.
Ci occuperemo innanzitutto dei rapporti con Karl Bühler e Karl Popper, dello sviluppo di una teoria della comunicazione visiva e di una linguistica generale dell’immagine. Il confronto con la psicologia della percezione – da Arnheim fino a Gibson – ha condotto Gombrich a una felice convergenza tra iconologia e semiotica. Lo dimostrano le ricerche svolte a partire da Arte e illusione (1959).
Per Gombrich era centrale la tradizionale abilità con cui gli artisti creano, mediante espedienti visivi, un universo di illusioni significanti. L’arte è costruzione di linguaggio che comporta percetti, affetti e concetti.
Oltre all’approccio psicanalitico (Kris), sono questi i presupposti teorici che hanno orientato l’opera di Gombrich: I) verso una metodologia semiotica descrittiva delle immagini, lontana da interpretazioni formalistiche e impressioniste e II) a valorizzare il rapporto tra le forme dell’immagine artistica e l’esperienza dell’osservatore.
- STUDI SCIENTIFICI SULLA PERCEZIONE VISIVA E
APPLICAZIONE A DIVERSI OGGETTI DI STUDIO - In Riflessioni sulla storia dell’arte (raccolta di sue recensioni) Gombrich fa notare che “La distinzione tra poesia e linguaggio è sempre stata accettata come naturale; quella tra arte e immagine sta diventando familiare solo gradualmente”.
Esempio: nell’introduzione a Storia dell’arte studiosi di estetica vengono coinvolti nella scelta di una cravatta.
- Bibliografia
- Gombrich, E., “Prefazione” a Arte e Illusione, Leonardo, Milano, 1990.
- Gombrich, E., Aby Warburg e l’evoluzionismo ottocentesco,Edizioni dell’Orso, Università di Pavia, 1995.
- Gombrich, E., Sentieri verso l’arte, a c. di R. Woodfield, Leonardo, Milano, 1997, (saggi scelti).
- Gombrich, E., Il senso dell’ordine. Studio sulla psicologia dell’arte decorativa, Leonardo, Milano, 2000 (saggi scelti).
- “I campi simbolici in sistemi di rappresentazione non linguistici”, in Bühler, K.,Teoria del linguaggio, Armando, Roma, 1973 (pagg. 231-247).
- Woodfield, R., “Gombrich e la semiotica”, in AA.VV., La polifonia estetica, Guerini, Milano, 1996.
- AA.VV., L’arte e i linguaggi della percezione: L’eredità di E. Gombrich, a cura di R. Bosel et alii, Electa, Milano, 2004 (saggi scelti).
- Materiale online
-
- Download
- File PDF: Immagini del corso (Archivio zip da 69,5MB ca.)